Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Premesso che: – gli scavi per la Circonvallazione ferroviaria di Trento prevedono scavi per 2,7 milioni di metri cubi di materiale; – tale materiale conterrà anche additivi, quindi necessiterà della massima cautela circa il conferimento; – l’intento è quello di utilizzare l’ex cava di Sardagna nonostante non figuri nel Piano delle Discariche provinciali; – i cittadini di Sardagna vivono con estremo timore la possibilità di assistere ad una replica del conferimento di sostante pericolose che dieci anni fa aveva portato alla chiusura della discarica, dopo che il terreno utilizzato per anni dalla Società Sativa venne interessato dalla Procura della Repubblica di Trento in quanto destinazione di traffico illegale di rifiuti pericolosi non conformi, insieme a Cava Zaccon Marter di Roncegno. Si ricorda che vennero ritrovate persino sacche di sangue e rifiuti organici ospedalieri; – si ipotizza di conferire altri 800 mila metri cubi di terra e roccia a Mattarello in loc. Grezzi, mentre una parte sarà trasportata a Sarche presso il cementificio Italcementi – Heidelberg; – l’impatto del trasporto su camion sulla città di Trento risulterà insostenibile; – non si conosce ancora il luogo dove verrà depositato il materiale proveniente dall’area ex Sloi; Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere: 1) dove sarà depositato il materiale proveniente dall’area ex Sloi, ammesso che ciò possa avvenire in sicurezza, vista la volatilità e la pericolosità del piombo tetraetile; 2) la ragione per cui si intenda riaprire la discarica di Sardagna, nonostante le promesse di una definitiva chiusura e lo stralcio dal Piano provinciale delle Discariche; 3) quali sono le valutazioni geotecniche sulla frana di Sardagna in relazione all’eventuale conferimento dello smarino derivante dagli scavi del By Pass Ferroviario di Trento; 4) in che misura si intende affrontare il tema del trasporto del materiale scavato, stante l’inadeguatezza dell’attuale teleferica e l’ipotesi di attraversamento dei territori interessati con camion che avrebbero un impatto insostenibile sul traffico e sull’inquinamento della città di Trento, allo stato attuale molto elevato; 5) se si intenda confrontarsi con la popolazione di Mattarello, il cui territorio sarebbe già pesantemente segnato dalla Circonvallazione ferroviaria, in merito al conferimento di 800 mila metri cubi estratto dalle gallerie, in località Grezzi; 6) in quale misura si intenda tenere conto delle legittime preoccupazioni della popolazione di Sardagna in merito alla riapertura della discarica.
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LUCIA COPPOLA |
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